Sulla MOTIVAZIONE: da Salvatore Briffi a Pietro Trabucchi
Arrivano per tutti prima o poi quei momenti in cui in cui devi fare i conti con te stesso.
Puoi renderti conto che è arrivato uno di quei “momenti”improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno oppure molto più lentamente, come la marea inesorabile sommerge la spiaggia dove prima c’era la sabbia.
A me non piacciono i fulmini… ma l’importante è Ri-svegliarsi, il “come” è la vita che lo sceglie per te.
A me è capitato con una foto. La foto di me, stampata, sbattuta davanti agli occhi. 80 Kg per #un metrocinquantacinquecentimetri….Periodicamente riguardo l’immagine che ha fatto fare alla mia mente CLICK… La osservo spesso quando ho voglia di raccogliere energie, motivarmi e rinnovare la fiducia in me stesso…la utilizzo per commuovermi e sorridere teneramente, la uso come un balsamo, per prendermi cura di me.
Rifletto sul quel pezzo di me, quel “grosso” pezzo di me, senza il quale con tutta probabilità non sarei il “me” di ora. Pur notando la distanza tra quello che sono e quello che sono stato, pur pensando a quanto essere stato grasso in realtà abbia contribuito a fare di me quel che sono oggi, a volte gioco a ricordare i pensieri di 15 anni fa, quando ogni movimento era un supplizio ed il ridere e lo sdrammatizzare era un poter barare sulla gravità del disagio che l’essere ciccione mi procurava.
Non che ora mi senta arrivato da qualche parte, impermeabile al dolore. Tutt’altro…continuo ad essere felicemente vulnerabile e, ogni giorno, grazie alla mia professione, concedo a me stesso il permesso di sperimentare la fatica e l’entusiasmo di essere testimone della mia trasformazione e di quella degli altri… E, nel frattempo, mi faccio delle domande…
Come già saprai, l’elemento imprescindibile di un lavoro terapeutico efficace è la Motivazione. Gran parte di quello che faccio con le persone che entrano nel mio studio ha a che fare con questo costrutto…
Ma come si fa ad attivarla? Si può allenare? Perché è così difficile generare automotivazione nella nostra epoca?
Un sabato pomeriggio, a zonzo in libreria “incontro” un libro di un autore che già conoscevo…
“Opus” di Pietro Trabucchi è a mio parere uno di quei libri da non perdere se interessa questo argomento… L’autore guida il lettore alla scoperta dei meccanismi che governano l’automotivazione, le strutture cerebrali su cui si fonda, le azioni che la sostengono e le relazioni che la incentivano ribadendo che è una “forza” che è in ognuno di noi, ma che può essere allenata con l’aiuto di altri, in un circolo virtuoso di sviluppo della potenzialità e della personalità umana.
Taglio divulgativo, scorrevole e fruibile anche per i non addetti ai lavori. Pieno di metafore ed esempi che veicolano messaggi potenti…
P.S. Pietro Trabucchi, il tuo libro mi ha riportato a momenti importanti. Mi sono intenerito quando, col pensiero rievocavo la mia goffa e a tratti divertente inesperienza giovanile di ragazzo sovrappeso; mi sono sorpreso quando alcune tue metafore sembravano dipingere le sfumature delle sensazioni che accompagnavano il mio percorso di maturazione e cambiamento; mi sono sentito sospeso…..perchè dopo quella esperienza ogni tanto mi sono accorto che mettevo da parte la scacchiera..Smettevo di giocare…Mi affidavo al Mito dell’Umano Torpore (come lo chiami tu..)
Poco male, ora faccio un sospiro, sorrido e riprendo il mio cammino. Grazie ancora, Pietro Trabucchi!