L’Arte della Resilienza: mi piego ma non mi spezzo - Salvatore Briffi Psicologo Fidenza
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Si piega, si torce ma non si spezza: un materiale che ha queste caratteristiche ha una proprietà che si chiama resilienza. Anche l’essere umano, quando è sottoposto a stress eccessivo o a un trauma, può spezzarsi, emotivamente e psicologicamente, ma non sempre accade. C’è chi resiste, si adatta e poi riprende a vivere. Anche in psicologia quindi esiste la “resilienza”, termine con cui si indica un processo dinamico di adattamento agli eventi negativi della vita.

La resilienza come la capacità peculiare dell’essere umano di superare gli ostacoli e di rimanere focalizzati nel perseguire gli  obiettivi sfidanti,fronteggiando gli eventi negativi che si incontrano senza arrendersi e perdere la motivazione è oggetto di sempre crescente interesse. Vi è un aumento di pubblicazioni di libri e articoli che sempre di più tentano di operazionalizzare questo costrutto che sta diventando centrale in tutti gli ambiti, dalla vita privata a quella lavorativa, nello sport e nelle organizzazioni.

Gli studi dimostrano che  la percezione di soddisfazione generale della propria vita sembra essere influenzata dal possesso di questa abilità che a sua volta è incrementabile attraverso l’allenamento; come un muscolo che se usato accresce la sua massa e la sua forza.

 

Resilienti quindi lo si può diventare. Lo afferma anche l’American Psychological Association, che, sul suo sito Internet, pubblica un manuale di autoaiuto intitolato The road to resilience, in cui lo sviluppo di questa abilità è paragonato ad un “viaggio individuale”, che passa attraverso  il decalogo della flessibilità.

Secondo l’American Psychological Association, sono dieci i passi da compiere per costruire la resilienza, ossia la capacità di affrontare stress e traumi.

 

  1. Non guardare alle crisi come a problemi insormontabili. Non si può impedire agli aventi stressanti di accadere, ma si può guardare in modo diverso agli eventi stessi, identificando precocemente tutti i segnali di miglioramento.
  2. Creare connessioni, legami con famigliari e amici. Chi ha una rete sociale e affettiva di supporto, reagisce meglio alle avversità.
  3. Nutrire l’autostima per fornire l’energia per andare avanti.
  4. Prendere decisioni e agire, nei momenti di stress è meglio che voltarsi dall’altra parte sperando che i guai scompaiano.
  5. Accettare il cambiamento come parte dell’esistenza umana.
  6. Andare avanti con i propri obiettivi, imparando a renderli realistici. Fare ogni giorno qualcosa per avvicinarsi alla meta, anche se è una piccola cosa, è meglio che aspettare la condizione ideale per ottenere tutto in una volta.
  7. Cercare le opportunità di crescita personale nelle avversità aiuta a crescere anche nei momenti peggiori.
  8. Prendersi cura di se stessi, dedicare tempo a cose che si amano contribuisce a centrare gli obiettivi su di se.
  9. Mantenere gli eventi nella loro giusta prospettiva consente di ipotizzarne l’evoluzione sul lungo termine.
  10. Avere uno sguardo speranzoso sul mondo consente di visualizzare l’esito felice della crisi invece della catastrofe.

 

Far fronte ad un evento stressante però, non è sempre facile.

E’ possibile, per esempio, che una persona sappia affrontare uno stress importante nella propria vita in un determinato momento e non in un altro.  Per questo la teoria della resilienza sostiene che nulla, nel comportameto umano è strettamente predeterminato e che è possibile, in qualsiasi momento fare leva sulla parte più sana di un individuo, purchè siano chiari i fattori che determinano la resilienza stessa.

In sostanza ci sono momenti della vita in cui  siamo come un albero di pino,e momenti della vita in cui siamo più salici piangenti. Il pino quando cade la neve, l’ammucchia sui suoi forti rami finchè, dopo che arriva al limite viengono spezzati dal peso della neve.

Il salice piangente invece, sotto il peso della neve che si ammucchia si piega, e si piega; il suo tronco è quasi parallelo al terreno ed è proprio in quel momento che riesce a scrollarsi di dosso tutta la neve accumulata tornando alla posizione iniziale; libero ed integro: RESILIENTE.

Salvatore Briffi